45 anni dall’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO

Urednik Notizie

Nel 2024, il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice celebra il 75° anniversario della sua proclamazione ad area protetta e festeggia anche i 45 anni dall’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Questo momento significativo risale al 26 ottobre 1979, quando il Comitato del Patrimonio Mondiale (World Heritage Committee – WHC) ha inserito il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice nella Lista del Patrimonio Mondiale, riconoscendolo come l’unica area di patrimonio naturale all’epoca.

È importante sottolineare che l’inserimento di questo parco nazionale nella Lista è avvenuto alcuni anni dopo l’adozione della Convenzione per la Tutela del Patrimonio Culturale e Naturale dell’Umanità (1972) e solo un anno dopo il primo inserimento di aree di patrimonio culturale e naturale (inclusi il Parco Nazionale Yellowstone e le Isole Galápagos come patrimonio naturale). Nel 1976, la Convenzione era già stata ratificata da 24 paesi, mentre nel 2017 quel numero è salito a 193 paesi firmatari. Una delle considerazioni più significative alla base dell’adozione della Convenzione era l’affermazione che il degrado o la scomparsa di qualsiasi parte del patrimonio culturale o naturale rappresentano un grave impoverimento del patrimonio di tutte le nazioni del mondo! Oggi, nella Lista del Patrimonio Mondiale si contano 1092 aree, di cui solo 209 sono classificate come patrimonio naturale. Il maggior numero di aree nella Lista (514) si trova in Europa e America del Nord.

Le aree da inserire nella Lista del Patrimonio Mondiale devono possedere un valore universale eccezionale (Outstanding Universal Value), il che significa che ciascuna area deve giustificare tale valore soddisfacendo almeno uno dei dieci criteri stabiliti. Fino al 2004, i criteri erano suddivisi in sei culturali e quattro naturali (da i a iv), ma dopo una revisione delle Linee guida operative per l’implementazione della Convenzione sul Patrimonio Mondiale, sono stati unificati in dieci criteri (i criteri naturali sono ora contrassegnati con i numeri da vii a x). Ogni criterio presenta una propria descrizione, e le aree attuali devono sicuramente soddisfare almeno uno di questi criteri, anche se spesso ne soddisfano più di uno.

Nel mese di aprile del 1979, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization – UNESCO) ha ricevuto la proposta di nomina del Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice per la Lista del Patrimonio Mondiale. La descrizione dell’area, le sue caratteristiche storiche, le peculiarità geologiche e, soprattutto, la parte più importante del documento, ovvero la motivazione per l’inclusione nella Lista del Patrimonio Mondiale, furono redatte all’epoca da Aleksandar Brnek-Kostić, in collaborazione con l’ingegnere Stahan del Servizio Nazionale per la Protezione della Natura di Zagabria. Descrivendo le barriere di travertino che chiudono la valle fluviale, insieme alle condizioni biologiche ed ecologiche necessarie per la loro crescita, gli autori mettono in luce anche le caratteristiche particolari del sito, come le foreste ben conservate e la ricchezza della fauna. Alla proposta di nomina sono state allegate diverse mappe (geologica, pedologica, fitocenotica, profilo longitudinale dei laghi) e della documentazione fotografica. Come è consuetudine ancora oggi per la revisione delle proposte di inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale, il parere sulla proposta è stato fornito dall’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN). È stato stabilito che il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice merita l’inclusione nella Lista del Patrimonio Mondiale principalmente per il “processo inalterato di formazione del travertino,” che modella il paesaggio e il sistema idrico del sito. Questo processo è pienamente conforme al criterio ii, che riguarda il continuo sviluppo di comunità vegetali e animali, formazioni terrestri e ambienti acquatici marini e d’acqua dolce. Come motivazioni secondarie per l’inclusione, l’IUCN evidenzia il criterio che considera le interazioni tra l’uomo e il paesaggio naturale, oltre al criterio iii, che esalta l’eccezionale combinazione di elementi naturali e culturali.

I criteri attuali che riconoscono il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice come valore universale eccezionale sono i criteri vii, viii e ix.

Nel nuovo Piano di gestione, abbiamo evidenziato che l’interazione tra acqua, aria, substrato geologico e organismi, unitamente a specifiche condizioni fisico-chimiche e biologiche, permette la formazione del travertino, che, sbarrando i corsi d’acqua, ha dato origine a una serie di laghi, barriere e cascateL’insieme di questi processi, la loro ecologia unica e l’eccezionale bellezza del territorio costituiscono un valore universale eccezionale.  

La visione per questo parco nazionale, il più grande e il più antico del paese, immagina un futuro in cui il parco rimanga Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, con un impegno costante alla conservazione del suo valore universale eccezionale e dei criteri che ne delineano l’unicità. Oggi e negli anni a venire, è essenziale riconoscere l’importanza dei Laghi di Plitvice non solo come patrimonio naturale di valore eccezionale per la Croazia, ma anche come patrimonio prezioso per il mondo intero.