La storia del Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice inserita tra le Green Destinations Top 100 Stories

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Alla conferenza Green Destinations tenutasi dal 28 al 30 settembre 2025 a Montpellier, in Francia, il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice, oltre al riconoscimento d’oro per la sostenibilità, è stato inoltre incluso tra le Green Destinations Top 100 storie. 

Per il concorso Green Destinations Top 100 Stories ogni anno vengono raccolte storie di destinazioni provenienti da tutto il mondo nelle categorie: gestione, ambiente e clima, cultura e tradizioni, comunità di successo, attività e marketing. Le storie devono essere legate al turismo sostenibile o contribuirvi, illustrando il problema individuato, la soluzione proposta e i benefici pensati per la comunità locale, l’ambiente e i visitatori. Queste buone pratiche in materia di sostenibilità ispirano destinazioni, aziende turistiche e viaggiatori a comportarsi in modo responsabile e a promuovere un turismo sostenibile.

Quest’anno il Parco ha partecipato con la storia “Senti il battito della foresta – biomonitoraggio della crescita e dell’accumulo di carbonio”. La nostra storia è stata inoltre presentata su un poster esposto nell’atrio principale, punto di ritrovo dei partecipanti durante la conferenza, trasformandosi in un’eccellente occasione per promuovere i valori naturali e la sostenibilità di quest’area protetta. Presentiamo di seguito un riassunto della storia.

RIASSUNTO

Nella lotta contro i cambiamenti climatici le foreste rappresentano importanti “serbatoi di carbonio”, poiché un ettaro di foresta può assorbire fino a 12 tonnellate di anidride carbonica (CO2). Il biomonitoraggio degli ecosistemi forestali prevede l’installazione di stazioni meteorologiche sostenibili, strumenti per misurare la crescita degli alberi e dispositivi per monitorare il movimento dell’acqua dalle radici alle foglie. Da novembre 2024 fino al 2028, nel Parco nazionale dei Laghi di Plitvice saranno operative dieci stazioni per il biomonitoraggio. Ciascuna stazione è dotata di sensori che, tramite la scansione di un codice QR, permettono di visualizzare in tempo reale i dati meteorologici, le informazioni sulla crescita degli alberi e sull’accumulo di carbonio. Per dare un ulteriore contributo al turismo sostenibile, alcune stazioni sono posizionate nelle aree accessibili al pubblico. In questo modo i visitatori possono consultare i dati tramite un codice QR, mentre altre informazioni sono disponibili sulle bacheche informative. I dati raccolti vengono elaborati dalla Facoltà di scienze forestali e tecnologia del legno dell’Università di Zagabria e presentati nei rapporti annuali. L’acquisto delle attrezzature necessarie è stato realizzato in collaborazione con l’azienda ENSOLX ENERGIJA d.o.o. Questo tipo di biomonitoraggio può essere applicato in diversi ecosistemi forestali nel mondo ed è già stato implementato con una rete di stazioni nella Repubblica Ceca. Il biomonitoraggio è particolarmente utile per migliorare la gestione delle aree protette, comprendere i cambiamenti climatici e preservare, valorizzandolo, il ruolo delle foreste come “polmoni” del nostro pianeta.

Per la realizzazione della storia sul biomonitoraggio degli ecosistemi forestali, un ringraziamento speciale va al Direttore del Parco Nazionale Tomislav Kovačević, al responsabile esperto Dr. Kazimir Miculinić, al Direttore del Dipartimento per la Protezione dei Sistemi Ecologici Forestali Nikola Magdić, nonché ai dipendenti del Dipartimento che svolgono il monitoraggio, e al Prof. Associato Dr. Stjepan Mikac della Facoltà di Scienze Forestali e Tecnologie del Legno, che ha progettato e avviato questa ricerca con il suo team.